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mercoledì 10 settembre 2014

Cristo si è fermato a Ebola


Alcuni giorni fa leggevo un articolo sulla "bomba" di pioggia che è esplosa sul Gargano: danni materiali ingenti e due vittime. 
Anche la televisione italiana ne ha parlato ed in maniera abbastanza estesa. 
Da un giornale di lingua inglese ho appreso (giusto un trafiletto, a dire il vero) che nel Kashmir c'è stata un'alluvione. Da quelle parti sono abituati ai monsoni, direbbe qualcuno. Sì, e ci sono state diverse centinaia di morti. Anche a questo sono abituati, direi io.
Ma di quei poveri cristi se ne sa poco o niente.
Nelle prime pagine si parla spesso di un altro argomento: l'epidemia di ebola.
Stamattina abbiamo tirato un sospiro di sollievo: la signora nigeriana ricoverata in un ospedale nelle marche non ce l'ha. 
E' solo affetta da febbre malarica. 
Intanto nell'Africa Occidentale, da quando è iniziata l'epidemia, ci sono stati duemila morti.
- Ma non avete paura voi in Italia del contagio, con tutti quegli sbarchi in Sicilia? - mi chiede una signora tedesca.
- Non si preoccupi un killer della mafia ucciderà l'ebola. -
La gentildonna teutonica mi guarda perplessa mentre il mio amico Giovanni che è accanto a me ridacchia.

A proposito della mafia: ma chissà come si diverte il signor Riina?
E' sufficiente che dica una cazzata durante l'ora d'aria che subito dopo le sue esternazioni appaiono sui giornali. Lui certamente lo sa che ha dei microfoni dappertutto (anche nella tazza del cesso, probabilmente) e sa anche che fa notizia. Secondo me fra i suoi svaghi vi è anche l'annotare dei tempi che intercorrono tra il suoi sussurri nel cortile del carcere ed l'apparizione dell'articolo sul giornale.
E noi che facciamo?
Leggiamo, sulla stessa prima pagina in cui si commenta il discorso che il signor Obama fa agli Stati Uniti a proposito della politica estera, del signor Totò Riina (rinchiuso in una prigione di massima sicurezza per scontare tutte le sue condanne a vita) che emette la sentenza di morte di don Ciotti. 
Il prete per tutta risposta predica la confisca dei suoi beni (anche quelli occulti!)! 
Insomma fra le notizie importanti propinate all'italiano medio ci sono le dichiarazioni d'un presidente che parla delle strategie politiche della nazione più potente del mondo ed i deliri d'un vecchio psicopatico che dovrebbe essere semplicemente ignorato! Invece gli si dà l'onore della prima pagina!
Questa informazione non serve a niente se non ad alimentare la vanità d'un criminale e distoglie l'interesse su tematiche più importanti su cui, invece, bisognerebbe focalizzare l'attenzione.
Ma questa è un'affermazione che lenisce il diritto dell'informazione! ... stronzate!
Un altro esempio: Marchionne liquida Luca Cordero di Montezemolo (ma v'immaginate avere un cognome così lungo? Ci si addormenta solamente nel scandirlo! ... ed io che mi lamento del mio che trovo impronunciabile per gli stranieri!)!
Ma chi se ne frega di questo licenziamento? Ce ne sono centinaia ogni giorno in Italia e non finiscono in prima pagina! 
Sapete, non è il signor Luca (per amore di concisione preferisco chiamarlo così) che ha fatto la Ferrari! Forse i più giovani possono crederlo!
Esisteva già ed era stata fondata da un certo Enzo Ferrari che, non essendo un imprenditore ma un poeta della meccanica, si ritrovò alla canna del gas e si fece comprare dalla Fiat. L'avvocato Agnelli (padrone della Fiat) diede in gestione quel poema automobilistico ad un giovanetto, per l'appunto il signor Luca, che non era né imprenditore né poeta della meccanica ma solo un ... guaglioncello che sapeva contornarsi di gente che aveva le qualità che lui non possedeva (possiede). La Ferrari è stata fatta grande dai tecnici di Maranello e da gente come Lauda, Todt e Schumacher ... lui, l'ex-guaglioncello, ha cercato solo di costruirsi una leggenda.
Adesso il signor Marchionne (vero manager anche se quello che fa non può piacere a tutti) gli dà ventisette milioni di euro (c'è chi ha preso di più, per esempio il signor Profumo) e se lo toglie dagli zebedei!
Ma che notizia è?
Una non notizia, come le esternazioni sussurrate e registrate di Totò Riina (quant'era bello quando questo nome evocava il giocatore Schillaci ed il mitico principe de Curtis!).
Queste non sono certo delle notizie da prima pagina. Per favore, siamo seri!

- Cosa c'entra il killer della mafia? - mi dice piccata la signora che anche quando parla in francese non riesce ad attenuare il suo accento di "Deutschland über alles" - Adesso stanno producendo dei vaccini contro l'ebola. -
Beh, senso dello humor ... zero!
- Certo, perché gli occidentali si sentono minacciati ed il mercato lo richiede. Fin quando il problema era degli africani nessuno se ne preoccupava molto. Comunque non si preoccupi, sembrerebbe che la morte per ebola sia talmente veloce che chi ne è colpito non fa in tempo a fare molta strada ... e poiché la distanza fra noi e l'Africa occidentale è lunga, la probabilità che l'ebola arrivi in Europa è ridotta. Non si può dire lo stesso per l'aids che ha un'incubazione prolungata ed il portatore può viaggiare per molto tempo prima che i sintomi della malattia si manifestino. L'ebola nasce e muore nello stesso posto ... insomma, parafrasando Carlo Levi, sembra proprio che in quei luoghi gli esseri umani sono abbandonati a se stessi ... che non ci sia Dio ... Cristo si è fermato ad Ebola. -
- Chi è Carlo Levi? -
- Un medico divenuto pittore. - certo in Germania non deve fra gli autori italiani più noti. Mi rendo conto, inoltre, che la mia freddura sarebbe difficilmente compresa  anche in Italia.
- Ha fatto delle ricerche sull'ebola? - la signora è evidentemente interessata sull'argomento.
Giovanni che è accanto a me non riesce a trattenere la risata ed alla fine, senza che nessuno l'abbia sollecitato, si sente obbligato a dire la sua amenità:
- E se facessero un vaccino che al contempo protegge dall'aids e dall'ebola, non sarebbe meraviglioso? Un vaccino polivalente! Finalmente si tromberebbe senza patemi!-
Lo guardiamo entrambi.
No, neanche io, in questo caso ho il senso dello humor! 

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