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venerdì 20 giugno 2014

I fighiibuttana


Sono a Noto ed un leggero vento fa frusciare fra di loro le foglie degli ulivi. 
Dei cirri avanzano lentamente nel cielo azzurro come dei grossi pachidermi al pascolo.
Guardo la collina di fronte a me.
Qualche anno fa un incendio partito in un pomeriggio ventoso d'un giorno d'estate l'aveva infuocata per tutta la notte. Ricordo che rimasi sveglio timoroso che il vento potesse far avanzare le fiamme e rivoltarle contro la collina su cui ho costruito la casa.
Alle prime ore del mattino la furia incendiaria si placò e gli uomini della forestale che seguivano il fronte delle fiamme riuscirono ad averne la meglio.
L'origine di quell'orrendo spettacolo furono un padre ed un figlio che in piena estate si fecero venire l'ispirazione di bruciare delle erbacce. Furono perseguiti? Puniti per la loro dabbenaggine? No, non mi sembra.
Io onestamente li avrei messi in carcere con un processo per direttissima ... l'accusa? Imbecillità ambientalista. La stessa che lancerei a coloro che s'ostinano a buttare l'immondizia per strada, fuori del paese nelle strade di campagna. In questo caso sarebbe però imbecillità ambientalista aggravata da ottusità. Per coloro che si macchiano di tale colpa io sostituirei la cella con un cassonetto ... ecco, due anni in un cassonetto pieno d'immondizia maleodorante ... condizionale? Ma neanche per sogno!
Cosa fare allora di coloro che provocano degli incendi dolosi, i cosiddetti piromani?
Prima di tutto i li chiamerei fighiibuttana ... perché?
Perché in Sicilia, come nella maggior parte del meridione, l'offesa alla mamma è fra le più sentite (ho scritto anche un post sull'argomento, sic!). Quindi se dici a qualcuno "piromane", tenendo conto anche dell'origine greca del termine, può mistificare il termine e scambiarlo per una qualifica. Se chiami invece qualcuno fighiibuttana il messaggio risulta inequivocabile e nessuno compirebbe degli atti che una volta scoperti farebbero apparire palese il lavoro della propria madre!
Provate ad immaginarvi il titolo d'un giornale: "Piromani appiccano il fuoco in contrada Pincopallo e distruggono 100 ettari d'oliveto secolare"!
Come reagirebbero coloro che cercando dentro le pagine del quotidiano locale gli effetti della loro azione scellerata leggessero al posto di "piromane" l'appellativo "fighiibuttana"? Di sicuro proverebbero meno fierezza e rinuncerebbero alle loro azioni criminali poiché si sentirebbero meno lusingati dal nome che gli viene dato.
Oppure immaginate l'effetto che farebbe su un incendiario sentirsi apostrofato coll'insulto durante un telegiornale dove lo speaker, dopo aver parlato delle malefatte di certi tangentisti (ma non sono anche loro fighiibuttana, Dio che confusione!), annuncia il disastro ambientale provocato da un'azione dolosa!
Sì, penso proprio che il cambio dell'appellativo gioverebbe nella lotta contro gl'incendi. L'effetto sarebbe duplice perché ne beneficerebbe anche la disastrata economia regionale in quanto alla fine si avrebbero meno addetti della forestale per tutelare il patrimonio boschivo.
Poniamo però il caso che, in certe situazioni piuttosto ostiche, il cambio della definizione non sia d'aiuto a contenere il fenomeno e che ci siano ancora degli testardi poco curanti dell'onore materno, come combatterli?
Con la minaccia di una pena particolarmente severa. 
Quale? Il carcere a vita? Ma neanche per sogno!
Io proporrei qualcosa di speciale che non si trova neanche nei gironi danteschi! Per esempio, dopo averli legati a dei pali incrociati ad "X", li sottoporrei alla bruciatura del "pisellino". Certo, prima bisognerebbe denudarli ed esporli al pubblico ludibrio e poi ... poi usando dei cerini (esistono ancora?) accendere una fiammella sotto i maschili attributi (si presuppone che i criminali siano tutti maschi!) fino a che non si esaurisce il contenuto della scatola ... eh sì!
Ma Italo, queste cose non si facevano neanche nel Medioevo o durante la Santa Inquisizione!
Certo, non esistevano i cerini e neanche i maniaci incendiari!
E Beccaria, Beccaria dove lo metti?
Beccaria è di Milano ... che c'entra? ... nel Nord le cose diverse sono!

P.S.: dimenticavo ... dopo che le bruciature sono guarite si ricomincerebbe con una nuova scatola di cerini.