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lunedì 24 marzo 2014

Le cretine


Giornata magnifica.
Cammino lungo le sponde della Senna ... mi piace, mi piace.
E' ancora presto e l'Ile de France si sta risvegliando scoprendo che il sole riscalderà la giornata. Ieri il vento ha spolverato via lo smog accumulato nei giorni precedenti e la gente uscirà per le strade come i crastuni (le lumache dopo la pioggia; nota del traduttore).
Sulla riva del fiume non è sempre facile inoltrarsi. Alcune volte ci sono passaggi stretti e si rischia di rotolare giù se non si fa attenzione. Sull'altra sponda, dietro un viale alberato s'affacciano le case borghesi di Neully. Le peniche (chiatte galleggianti usate come abitazioni; ndt) s'allineano sulle banchine. Strano compromesso fra due concetti antitetici: fra la stabilità (casa) ed il movimento (imbarcazione).
Come al solito i miei pensieri vagano e per associazione d'idee le recenti vicende in Crimea mi riportano a Camillo Benso, conte di Cavour.
- Dio Bono, che statista!- mi dico.
Uomo con un disegno chiaro in testa e che ha saputo usare il suo intelligente cinismo per rendere l'insignificante regno di Piemonte una potenza europea. E' morto giovane ... se fosse vissuto di più che diavolo avrebbe combinato?
Opportunista come pochi, usò anche la cretina Contessa di Castiglione per i suoi scopi.
Sì, per me quella donna fa parte delle cretine.
Chi sono le cretine? Sono sempre esistite (come anche gl'imbecilli) accompagnano il progredire del genere umano e lo rallentano come se fossero delle zavorre. Difficile definirle. Mi aiuterò con degli esempi.
Una cretina può essere una donna belloccia che usa la sua avvenenza per diventare personaggio pubblico e sedere nelle assemblee regionali, provinciali se non addirittura parlamentari. Può esserlo anche una donna senza talento ma anch'essa belloccia (certo, una caratteristica necessaria ma non sufficiente per essere cretina è possedere il belloccismo. La bellezza è un'altra cosa, parte da dentro.) che sostenuta da un press agent diventa un personaggio popolare ma privo di contenuti. Sono sufficienti questi due esempi per comprendere di quale tipologia di personaggi parlo.
 In genere le cretine s'accompagnano agli imbecilli e capita che accoppiandosi generino dei figli. Terrificante. E' loro diritto, certo ... sennò si diventa razzisti.
Cammino lungo un punto stretto e con la pavimentazione sconnessa. Se cado giù ho un bell'argomento da raccontare. Faccio attenzione e non penso più alle cretine ed agli imbecilli per non fare io la figura dello stupido.
Sopra di me oltre al vialone, dove passano le macchine c'è Puteaux, vi morì Vincenzo Bellini.
Ecco, ho superato il pezzo più critico.
Perché ce l'ho tanto con le cretine e con gl'imbecilli? Perché sono vuoti e vengono spesso portati ad esempio dello stile di vita che si deve seguire. Ecco, per appartenere alla categorie delle cretine bisogna non solo praticare il belloccismo ma anche il vuotismo. Quindi le condizioni necessarie e sufficienti per essere cretine sono quelle d'essere bellocce e vuote.
E gl'imbecilli?  Poiché sono stati portati anche loro in causa, quali sono le condizioni per definirli tali? Una sola, il vuotismo. Gl'imbecilli non hanno bisogno d'essere bellocci, solo vuoti.
Ma se le due tipologie di parassiti hanno sempre fatto parte del genere umano, perché tanta veemenza nel rifiutarli?
Ordine, un po' d'ordine, per favore, sennò non si capisce niente.
Ritorno alla Contessa di Castiglione.
Come ho già scritto era una cretina perché priva di contenuti e solo piena di belloccismo tanto da dichiarare che il destino era stato crudele e non le aveva dato le buone opportunità altrimenti sarebbe diventata finanche Imperatrice di Francia (forse, Carla Bruni ha preso da lei ispirazione? Sono entrambe piemontesi.).
Certo, cretinerie.
Ma a quei tempi certe idiozie rimanevano circoscritte e non godevano della popolarità che hanno al giorno d'oggi. Infatti una frase del genere detta da una cretina fa in breve il giro del mondo e la rende popolare. Tali eventi autorizzano le altre cretine a dire altrettante cretinerie che circolando creano un vortice. In breve il mondo ne è avvolto, soffocato, esattamente come fanno le piante parassite quando prendono piede.
Per questo i mi dichiaro crociato contro le cretine e chiedo il sostegno del resto dell'umanità. Basterebbe solo un po' di censura dando meno eco a ciò che dicono.
Si cerca di celebrare la donna ed il suo sacrosanto ruolo imponendolo con percentuali nei parlamenti e nei consigli d'amministrazione (in Francia si cerca di fare anche questo) ma non si potrebbe cominciare a combattere le cretine (e gl'imbecilli) per celebrare le vere donne?
Com'è finita la Contessa di Castiglione?
In una casa di campagna senza specchi perché non era più belloccia e non voleva rassegnarsi. Infatti aveva perso il belloccismo e gli era rimasto il vuotismo. Visse da cretina ma morì da imbecille.

P.S.: si potrebbe obbiettare che le cretine sono in effetti furbe. No, la furbizia procura beneficio nell'arco intero d'una vita. L'agire delle cretine è fine a se stesso e si stempera dopo qualche tempo lasciando il vuoto, per l'appunto.