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lunedì 10 febbraio 2014

... l'inchiesta di Giovanni



La giornata ormai volge al termine, sono a casa.
Oggi in ufficio ho fatto mille riunioni. Solo il cinque percento degli argomenti m'interessava. Il novantacinque restante è stato solo un gran parlare e fare della politica.
Questi meeting mi stancano preferisco lavorare con i miei collaboratori. Inoltre, più che in passato, il continuo altalenarmi fra un idioma all'altro mi rende insofferente. Per i miei colleghi francesi la vita è più facile. Passano dalla loro lingua madre direttamente all'inglese, io invece devo altalenarmi fra le due.
In più non sono uno veramente dotato per parlare le lingue straniere. Sono stato sempre po' dislessico. Mi domando ancora come faccia a vivere all'estero usando delle lingue apprese in età matura!
Alcune volte ho l'impressione che la gente sia particolarmente accondiscendente con me.
Chi temo di più? Gl'indiani.
Quel loro inglese cantilenato mentre ondeggiano la testa mi mette in crisi e vorrei piangere!
Sparecchio, dopo aver bevuto l'ultimo sorso di birra. Cos'ho mangiato? Una pizza condita con dei pezzi di salmone. Lo so, è un misfatto inaccettabile ed inconfessabile tanto che, se si sapesse in Italia, la presidenza della Repubblica con un decreto potrebbe ritirarmi la cittadinanza.
Non so se sia previsto dalla Costituzione ma poiché vogliono fare l'impeachement (atto d'accusa; nota del traduttore) a Napolitano per incostituzionalità ... tanto vale!
A proposito! Ma chi gliela fa fare di farsi insultare da uno che potrebbe essere suo nipote? Al suo posto li manderei a farsi benedire! Che si fottano! ... difficile che io possa diventare presidente della Repubblica!
Sono indeciso: mi metto a leggere seduto sul divano o vado sotto le coperte?
Il telefono vibra nella tasca. Chi sarà?
- Ciao Italo. -
- Ciao Giovanni. Tutto bene? -
- Sì. -
Lo trovo un po' laconico.
- Scusa ma perché mi chiami alle dieci e mezza di sera? -
- Adesso so tutto ... -
- Sai tutto, cosa? -
- So perché Jacqueline è scappata . -
Sospiro. Non sono affatto curioso, temo solo che il mio amico m'attacchi il solito bottone sul suo cuore infranto. Cosa faccio vado a letto o mi siedo sul divano?
- Dimmi, Giovanni ... o no, aspetta ... aspetta un attimo che metto gli auricolari ... ecco, adesso vai. -
- Jacqueline è lesbica! E' andata a vivere con una donna! -
- Non dirmi! Certo che come maschio devi averla delusa se ha deciso di cambiare sponda! -
- Posso dire la stessa cosa di te! -
- Che c'entra? Io non stavo con Jacqueline! -
- Certo che no! Stavi con Veronique e l'altra donna è proprio lei ... la tua ex! -
Mi siedo.
- Ma sei sicuro? - chiedo non sapendo se sentirmi divertito o stupito.
- Certo, che sono sicuro ... anzi, sicurissimo! -
- Come fai a saperlo? -
Forse mentre parlo posso spogliarmi e mettermi a letto.
Mi conosco: se resto seduto in poltrona rischio che l'indolenza non mi faccia alzare e che mi ci addormenti sopra e domani ... avrei male alla schiena.
Comincio a slacciarmi le scarpe.
- Sono state viste insieme a passeggiare. -
- Beh, allora cosa c'è di male?- chiedo.
- Si tenevano per mano ... -
- Non mi sembra un indizio sufficiente, molte donne lo fanno! -
Mi alzo, poggio il telefono sulla tavola e con le due mani libere mi sbottono la camicia.
- Sono state viste entrare insieme nella casa di Veronique. -
- Ma che vuol dire? Quante volte sei venuto a casa mia? E non per questo siamo amanti ... eppoi, dimmi una cosa: ma hai preso un investigatore privato? -
Mi sbottono i pantaloni.
- No. Le ho seguite io un giorno ... -
- Ah, sei stato tu! ... perché allora mi dici "sono state viste"? -
- Mi vergognavo dirlo ... poi ho pagato il portiere per farmi dire se c'erano dei movimenti strani. Insomma Jacqueline e Veronique vivono insieme! -
Rischio d'inciampare mentre mi libero delle calze.
- Minchia, Giovanni, ma quanto t'è costato? ... in ogni caso non mi sembra che tu abbia elementi a sufficienza per arrivare alle tue conclusioni! -
Spengo la luce del soggiorno e col telefono in mano m'avvio in camera da letto.
- Adesso arriviamo alla prova schiacciante ... non ti ho detto ... sono state viste andare in una Eyes Shut Wide per sole donne! -
Scosto le coperte e mi c'infilo dentro ... ah, finalmente!
- Ancora le orge mascherate! ... ci sono per sole donne? Ma perché dici ancora "sono state viste"? - chiedo.
- Perché io non posso entrare ... sono un uomo giusto? -
Certo è un uomo.
- Me l'ha detto una mia amica - prosegue - che è fa un po' di tutto ... sai donne, uomini ... è bisex ... insomma le ha riconosciute! -
Spengo la luce.
- Giovanni, posso chiederti una cosa? -
- Certo. -
- Ma com'è che in queste feste dove siete tutti mascherati poi vi conoscete tutti? Ma a che serve la maschera? -