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domenica 16 febbraio 2014

Hanno ucciso la Storia dell'Arte



- Papà, hai saputo? -
- Cosa, figlia mia? - 
- Hanno tolto Storia dell'Arte dall'insegnamento del liceo. -
Sono seduto ad un tavolo d'un ristorante a Porte Maillot. Attendo un collega brasiliano. Ogni volta che vado nel suo paese la sera mi scorrazza nei migliori ristoranti di San Paolo a bere caipirinha ed ad ingrassarmi con churrasco. Mi sento in obbligo di ricambiare con una cena a base di frutti mare.  
Sono in anticipo e, mentre parlo attraverso il microfono coll'auricolare, guardo le auto fare il carosello intorno all'immensa rotonda della piazza.
- Non è una bella notizia! Sei sicura? -
- No, ma se fosse confermata sono d'accordo con te: sarebbe un disastro ... già si conosce poco delle opere d'arte presenti nel nostro paese adesso se ne conoscerà ancora meno! - bella tosta, mia figlia!
- Lo sai come si dice in Sicila? U Signuri nci duna pani a cu nun avi renti! -
- E che vuol dire? -
- Il Signore da il pane a chi non è provvisto di denti! -
- Quindi ... -
Davanti a me è seduta una coppia, qualche anno più di me bei tipi: lui doveva esser stato un atletico giovanotto e lei una bella bionda. Sono eleganti ma non appariscenti. Hanno l'aria dei borghesoni benestanti. Penso che loro il ristorante in cui siamo devono esserselo permesso da sempre, io solo adesso e giusto perché posso mettere la ricevuta nelle note spese!
- Quindi vuol dire che gl'italiani sono un popolo di sdentati! - dico.
Mia figlia ride.
- Come il nonno, allora! -
- Sì, certo. Ma almeno lui porta la dentiera ... quello che più mi da fastidio è che non ci curiamo di quello che abbiamo ed al contempo ci gloriamo di possedere buona parte del patrimonio d'arte mondiale! Ieri sera stavo prendendo un caffè presso un bar ed ho ascoltato senza volerlo una conversazione fra due francesi. Uno di loro asserva che Venezia non fa parte dell'Italia e che appartiene a se stessa. L'altro gli ha risposto che era una fortuna che fosse così perché altrimenti chissà come sarebbe stata degradata dagli italiani stessi! -
- Non è bello sentirsi dire questo! -
- Beh, certo ma che vuoi? ... all'estero non si può pensare diversamente visto il degrado dei nostri edifici storici! -
La bella signora bionda si alza, forse per andare a rifarsi il trucco.
Trentacinque anni fa, quando venni la prima volta a Parigi non avevo molti soldi, anzi ne avevo pochissimi. Lavoravo presso un'azienda che mi pagava con un basso stipendio. Era il primo che ricevevo in vita mia ed io mi sentivo Creso. La sera mi permettevo un panino prosciutto e brie (formaggio francese; nota dell'autore) ed una birra pression (alla spina; nota del traduttore). Il pasto a base di steak et frites (bistecca alla griglia e patatine fritte; ndt) me lo forniva la mensa della società e quindi ne ero privo durante il fine settimana!
- Non ci sono soldi! - mi dice mia figlia.
- Certo, ma basterebbe anche un po' d'educazione civica e di voglia di valorizzare ciò che abbiamo. Pensa che una volta visitando l'Inghilterra mi fermai con tua madre a visitare una torre d'avvistamento sulla costa orientale. Annesso all'edificio c'era un museo. La curiosità ci spinse a pagare due sterline per ciascuno per visitarne le sale ... anzi ad essere precisi di sala ce n'era una sola! In una bacheca c'era una strana cosa che aveva la forma d'un ratto morto. Chiesi cos'era e il custode mi confermò che si trattava della carcassa d'un topo mummificato trovato durante degli scavi nelle fondamenta dell'edificio. Insomma fuori dell'Italia anche un roditore morto fa museo! -
- Ah, ah ... sei sicuro che voi non foste in Scozia! Pur di fregarti quattro sterline sono capaci di tutto! -
Ridiamo insieme.
La signora bionda ritorna. Incrociamo lo sguardo.
Ricordo che una volta mi fermai difronte alla vetrata d'un bel ristorante. Avevo appena finito di mangiare il mio panino ma avevo ancora fame. Guardai oltre la vetrata. Tutta gente ben vestita e distinta. Fra quei tavoli ebbi la percezione netta che una ragazza bionda mi guardasse. Mi fece ricordare Virna Lisi. Mi bastò ciò per rincuorarmi e farmi passare la fame. Forse la giovane era lei, la signora che si sta sedendo nel tavolo di fronte a me. Cosa non potrebbe immaginare la mia mente d'aspirante romanziere?
- Comunque, anche se giustificano la soppressione della Storia dell'Arte come una necessità legata al taglio dei costi, l'intervento che hanno fatto denota come al solito la confusione fra la causa e l'effetto! -
- Non capisco. -
- Siamo sinceri con noi stessi. Quanto è noiosa la Storia dell'Arte insegnata nelle scuole? -
- Sì, in effetti non è appassionante ... ma ... -
- Hanno soppresso la materia che è ritenuta non utile (ci sarebbe molto da dire anche sull'ora di religione!).
Ma è meno utile perché è insegnata male! Perché non attira l'attenzione degli studenti che la rifiutano invece  d'interessarsi ad essa. Insegnanti demotivati e libri di testo poco stimolanti hanno fatto il resto. -
- Sì, ma dov'è l'effetto e dov'è la causa? -
- Una Storia dell'Arte mal insegnata e mal valorizzata è la causa. L'inutilità di quelle ore è la conseguenza. Eliminandola si è agito sull'effetto. Ma il vero problema è che pur avendo tanto pane noi non abbiamo i denti. Potremo riempirci la pancia se sapessimo utilizzare meglio le nostre ricchezze, invece di depauperarle! -
- Quando penso che la gente viene a Parigi, solo per andare a Disneyland! -
Rido.
- Non solo, non esageriamo! Visitano anche il traliccio Eiffel e vanno al Louvre per vedere Monalisa. Ma è ben qui l'intelligenza dei francesi che noi non abbiamo: hanno una bellissima città, ebbene la sfruttano mischiando cultura e divertimento! La gente paga per questo! Chapeau! -
- Papà, ma il tuo ospite è arrivato? -
- Veramente no ... sai i brasiliani sono molto simpatici ... ma non brillano in puntualità! Ma va bene così perché davanti a me c'è una bella signora bionda che penso d'aver conosciuto quasi trentacinque anni fa. Rassomigliava ad una delle più belle attrici italiane ... fu una storia breve ed intensa! -
- Ma dai! ... racconta! -
Che bello inventare storie!

P.S.: sembra che l'abolizione della Storia dell'Arte sia una "bufala". Meglio così! In ogni caso le mie considerazioni sullo stato del nostro patrimonio artistico non cambiano ... potrebbe essere l'ancora di salvezza per l'Italia e per il futuro delle generazioni future, se solamente ci credessimo di più!