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domenica 12 gennaio 2014

Il fronte dell'Uomo qualunque



- Ciao papà, come va? -
- Come vuoi che vada? Male. - non mi aspettavo una risposta diversa.
- Il ginocchio ... immagino. -
- Macché ... il ginocchio va bene. Mi sento stanco, non dormo la notte. -
- Per forza, dormi durante il pomeriggio. -
- Giusto un riposino ... una siesta! -
- So che t'addormenti giusto appena finito di mangiare e ti svegli alle sette di sera. Come puoi dormire la notte, papà? -
- Ma chi ti dice questo? -
- Ho i miei informatori. -
- ... diseredo i tuoi figli! -
- Papà ... !-
- Comunque durante la notte apprendo tante cose, ascoltando la radio. -
Mio padre sa sempre come sgusciare fuori quando è messo nell'angolo. 
- Ah sì, cosa hai imparato? -
- Che anche in India hanno Grillo. -
- Hanno un ex comico alla testa di un partito? -
- No, hanno un partito come quello delle Cinque Stelle! -
Ridacchio e mio padre, dall'altro capo del filo mi domanda perché.
- Con tutti i problemi che hanno se ne trovano un'altro? - rispondo.
- Mi ricorda il fronte creato da Giannini quello dell' Uomo qualunque. All'epoca non si chiamavano "grillini" ma "qualunquisti". Il movimento non visse a lungo e si disperse quando il suo leader s'avvicinò alla Democrazia Cristiana. -
- Tu quanti anni avevi? -
- Mi sembra una ventina ... nel dopoguerra noi giovani eravamo storditi ... svuotati dal fascismo, una guerra persa dietro le spalle, tanti morti e altrettanta voglia di ripudiare la generazione precedente. Ma eravamo disciplinati e non pronti per fare la contestazione che arrivò dopo poco più di vent'anni. Giannini aveva l'aria di prendersela con tutti e d'irridere il potere ufficiale, per questo piacque. -
- Tu pensi che Grillo, si rifaccia a Giannini? -
- Non so, ma non lo penso. Sono movimenti spontanei ma che hanno tutti la stessa origine: l'insoddisfazione della classe media e medio-bassa. Comunque Grillo non vuole fare l'errore di Giannini per questo si tiene lontano da qualsiasi partito ufficiale ... deluderebbe i suoi elettori che facilmente lo assocerebbero alla classe politica che contestano. -  
Sì, penso che mio padre abbia ragione e che Bersani, dopo le ultime elezioni, non l'avesse capito.
- Ma cosa c'è in comune fra il movimento indiano e quello "Cinque Stelle"? -
- Molto ... ma come si chiama? -
- Chi, papà? -
- Il movimento indiano -
- Non lo so, non sapevo neanche che esistesse ... aspetta ... sono davanti al computer provo a vedere se trovo qualcosa. -
- Quei maledetti vostri cosi ... almeno servono a qualcosa! - mi brontola all'orecchio mentre cerco qualche elemento sul motore di ricerca. 
Trovo qualcosa in inglese. Leggo rapidamente.
- Uhm ... interessante ... si chiama Aam Aadmi Party ... AAP... che vuol dire Partito dell'Uomo Comune ed il suo leader è un certo Arvind Kejriwal, un ex ispettore delle tasse. Niente da spartire con Grillo. -
- Figurati se mi ricordavo dei nomi cosi' difficili! ... certo che hanno molto in comune. Alla radio dicevano che il loro simbolo è una scopa e che i loro candidati non devono avere precedenti con la legge, che si finanziano con donazioni e con contributi dei membri, che rifiutano tutti i privilegi del potere, come gli uffici lussuosi o stuoli di guardie del corpo, ed hanno un sistema molto democratico d'ascolto della base. Più in comune di così .... cosa vuoi? -
- Beh, certo ... in effetti ... -
Mio padre è lanciato nella sua analisi e prosegue:
- Tu sai? Tutti questi movimenti da Grillo alla primavera araba, da piazza Tahrir al Gezi Park. hanno la stessa matrice: una classe medio-bassa insoddisfatta! -
- L'hai già detto, papà! -
- Ho il diritto di ripetermi, sono vecchio! -
- Ok ... ma non ti sembra di fare di tutta un'erba un fascio? Quei movimenti si rivoltavano contro delle dittature. -
- Certo ... ma cosa credi? Che se c'è una dittatura che ti fa stare bene la gente si rivolta? Una volta che i bisogni primari sono più che soddisfatti cosa vuoi che gliene importa se alla testa di un paese c'è una dittatura od una democrazia? -
- Ma la libertà? ... -
- La libertà, caro figlio, non è un bene primario ... forse per te e per noi ... ma non per tutti ... mi dispiace ma il popolo è bue ...  -
- Papà ... è una frase di Mussolini! ... -
- Quell'imbecille che ci ha portati ad una guerra! ... ma ci aveva visto giusto ... come ci ha visto giusto Berlusconi quando faceva le campagne elettorali promettendo i cosi ... come si dice? I computer ... l'inglese parlato per i figli della classe media ... tutti a seguirlo malgrado che si sapesse che fosse un farabutto! Come una mandria di buoi  ... eppoi, figlio mio ... -
- Eppoi cosa, papà? -
- Alla mia età ci si chiede perché si è avuta la fortuna di vivere a lungo. Forse perché c'è toccato il privilegio di meglio conoscere la vita e di fare una sintesi ... ecco, io non faccio di tutta un'erba un fascio ... faccio solo una sintesi, le spiegazioni complesse le lascio ai giovani. -
Sì, papà, fai la tua sintesi.