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mercoledì 11 dicembre 2013

Quel sex simbol della Boldrini!

- Ma tu lo sai che Laura Boldrini è una bella donna ? –
- Davvero, ti piace la presidente della Camera? – chiedo incredulo mentre faccio scorrere sul video le trenta  e-mail che devo leggere prima che la giornata di lavoro sia finita.
- Certo che mi piace! Cosa credi? Non è perché ho ottantotto anni che sono incapace di riconoscere una bella donna! –
- Non dico ciò, papà, solo che cambi di continuo gusti: mi avevi detto che nel precedente governo ti piaceva la Fornero! –
- Sì, aveva un certo fascino … d’una donna un po’ … dalla libido nascosta! –
- Papà ! … ma tu conosci Giovanni? –
- Chi è Giovanni? –
- Niente, un mio amico … ma come puoi passare dalla Fornero alla Boldrini? Sono due donne con stili diversi! – fra le e-mail vedo che ce n’è una che sembra urgente. Che palle!
- Alla mia età si ha diritto di cambiare gusti e passare da una donna che nasconde la libido ad una che invece ispira una sensualità un po’ più casereccia, direi culinaria. Io m’immagino la Fornero in guêpière e tacchi a spillo armata di frustino, mentre la Boldrini coperta solo da un grembiule ma con un mestolo di legno nella mano! –
- Per favore, Giovanni smettila di fare la voce di mio padre! – sono incredulo.
Controllo il numero che appare sullo schermo del cellulare … c’è scritto “papà”!
- Con chi stai parlando? – mi chiede.
- Con te. –
- Ma io non mi chiamo Giovanni! –
- Lo so, papà, che non ti chiami Giovanni … ma non ti ho mai sentito fare dei discorsi così! –
- Per forza, mica potevo parlarti di questi argomenti quando eri ragazzo? –
- … papà, ho cinquantasette anni adesso! –
- Appunto non sei più un ragazzo … penso che alla tua età tu possa accettare la sessualità di tuo padre! Non credi?  –
Mi chiedo se devo telefonare ai miei fratelli. Forse è il caso che vadano a controllare se tutto è in regola a casa di nostro padre..
- Sì, papà, certo che accetto … ma non m’aspettavo che tu mi telefonassi per illustrarmi le tue  fantasie sessuali. –
- Fantasie! Fantasie! … una parola grossa! Che fantasie vuoi che abbia? … parlavo così … a pranzo con i miei amici. Anche a loro piace la Boldrini. Rovelli dice (il signor Rovelli è un suo amico; nota del redattore) che una notte l’ha sognata mentre gli preparava dei tortellini! –
- Papà, la Boldrini è di Macerata … mica di Bologna! –
- Ma chi se ne frega! … a Macerata nessuno cucina i tortellini? –
- Sì certo, papà. –
- Italo, volevo dirti una cosa. Per questo t’ho telefonato. –
Guardo l’e-mail che sembra urgente. Non so se l’apprensione che sento dentro è dovuta a quest’ultima od a quello che deve dirmi mio padre.
- Sì, papà. –
- Per Natale me le porti quelle bottiglie di vino che mi hai regalato l’ultima volta che sei venuto a Milano? –
- Le hai già bevute tutte? –
- Sì, oggi abbiamo finito le ultime tre.-
- Abbiamo, chi? –
- Io, il Rovelli, il Cenami  ed il Pausini. –
- Tre bottiglie in quattro! –
Tre grand cru da cinquanta euro alla bottiglia!
- Sì, erano buone! –
Adesso capisco tutto! Ma sì, che bevano, chi se ne frega!
- Certo, papà, te le porto a Natale. –
- Grazie figlio, ti lascio lavorare … -
- Tanti baci, papà! -