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lunedì 9 dicembre 2013

La Kardashian e il sottosviluppo italiano

- Entra, entra Jean-Luc. –
- Posso ? – chiede educatamente il mio giovane collaboratore.
- Certo che puoi entrare. Aspettandoti ho aperto la pagina elettronica del “Corriere della Sera” … un quotidiano italiano … un po’ come “le Monde” ma meno difficile da leggere. Forse più vicino a “le Figaro”.  Da noi è considerato il giornale della borghesia moderata, liberale. Ma la maniera di presentare le notizie cambia radicalmente rispetto alla carta stampata: sulla sinistra gli articoli da prima pagina e le notizie, sulla destra le idiozie da giornali scandalistici. Vieni, che ti faccio vedere. –
Si mette dietro di me e gli faccio scorrere le notizie.
- Capisci quello che c’è scritto? –
- Sì, quasi tutto … m’aiuto con lo spagnolo. –
Sulla sinistra dello schermo appaiono i seguenti titoli:  il ceto medio tartassato dalle tasse, l’ex-sindaco anti-camorra arrestato dall’anti-mafia, la Campania inquinata all'inverosimile, il figlio di Bossi inquisito a Tirana per le lauree comprate, i cinesi di Prato sfruttati e bruciati …
Nel lato opposto invece ci sono informazioni scandalistiche: Ranieri che fa gli svarioni quando parla in francese, Lady Gaga vestita come in un fumetto, il push-up compie vent’anni, Julianne Moore dichiara che sul set fa paura ma che a casa è normale, la Hunziker fa lo shopping scatenanto con la mamma e la piccola Sole, Carolina Crescentini sfida il gelo per amore, Kardashian senza veli nel video di West …
- Ma chi li conosce, questi  qua? … andiamo a vedere se “le Monde” è organizzato nella stessa maniera?  – propongo io.
Il giornale francese non delude, anche nella sua versione elettronica è sobrio e misurato. Ben fatto! Dentro di me non nascondo un certo disappunto per la differenza di stile.
Jean-Luc percepisce la ferita al mio orgoglio nazionale e dice, forse per lenire la mia frustrazione:
- Ci sono tante brutte notizie in questo momento in Italia che forse si cerca d’essere un po’ più leggeri! –
Sorrido.
- Grazie, Jean-Luc … farai carriera … il problema è che in Italia siamo da sempre leggeri! –
- Forse questo fa il vostro charme? –
Guardo il giovane.
- Ah, adesso ho capito! Siamo alla fine dell’anno e mi stai lisciando per avere un aumento! … sei un vero voyou (teppistello, nota del traduttore)! –
- Ma no … -
- Ti sto prendendo solo in giro. –
Mi alzo, giro intorno alla scrivania e mi siedo di fronte al tavolo delle riunioni.
- Dai, parliamo un po’ di lavoro … e che diamine! Ci pagano, pure! –
… … … …
La riunione … le riunioni sono finite … la giornata anche … fuori fa buio. Esco dal mio ufficio per prendermi un caffè ma mi accorgo che il corridoio è vuoto e che le porte di tutti gli uffici sono chiuse. Rientro e guardo l’orologio appeso alla parete: le otto e dieci.
Non è più l’ora del caffè ma quella di tornare a casa.
… … … …
Ingoio l’ultimo boccone di pizza e scruto lo schermo del mio computer di casa.
Sono sul sito del Corriere della Sera. Sulla sinistra del foglio: ancora delle polemiche sul tragico incendio che a Prato ha procurato la morte dei lavoratori cinesi.
Che strano paese è il nostro! E’ piccolo ma ha le contraddizioni del mondo intero. Ci consideriamo la settima potenza industriale mondiale ma abbiamo gli stessi fenomeni di sfruttamento che si riscontrano in paesi infinitamente più poveri.
Da sempre tutti in Italia sanno quello che accade a Prato ma c’è voluta una tragedia per parlarne.
Non è un mistero che in Italia ci siano sacche di sottosviluppo ma si fa finta di niente fino a quando non accadrà qualcosa che c'impedirà d’ignorarlo. Sarebbe sufficiente farsi un giro in Campania.
Guardo la parte destra del foglio elettronico.
- Kardashian? … ma chi è costei? -