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domenica 22 dicembre 2013

Al ristorante con Giovanni



- Come stai ? – mi domanda guardandomi come se fossi un ammalato terminale.
- Come vuoi che stia? … in verità non te lo so dire. Forse un po’ vuoto. –
- Piano piano assorbirai il colpo. E' passato appena qualche giorno da quando t'ho informato! Tu non sai quanto mi dispiace che sia stato proprio io a dirti che Veronique partecipava ai  Eyes Wide Shut! Mi sarei sentito un verme se te l’avessi taciuto. Ne parlai con Jacqueline la sera stessa dell’orgia mascherata e lei mi consigliò di non dirti niente … erano affari vostri, disse. –
- Ma Veronique non s’accorse che voi partecipavate alla festa? … in più lei e Jacqueline sono molto amiche. –
- Beh sai, quando si va in questi … eventi … si è in parecchi e Veronique s’appartò con un gruppo diverso dal nostro! –
- Insomma faceva parte di un altro workshop (officina, laboratorio, termine usato nelle aziende per indicare gruppi di lavoro; nota del traduttore)! –
- Beh sì, diciamo così! –
Aspettiamo che il cameriere arrivi. Ne vedo uno che s’avvicina. Alzo la mano per indicare che siamo pronti.
- Un pavé de rumsteack  sauce au poivre … et des frites … a point, s’il vous plait (una bistecca alta di scamone al pepe verde con patatine fritte, cottura normale, per favore; nota del traduttore). – ordino.
- Ma tu non facevi la dieta? – chiede Giovanni.
- Oggi ho fame. – taglio corto.
Restiamo in silenzio per un po’.
- Italo sai … ho avuto un’idea! Ma sono titubante e non so se posso parlarne! – mi dice all’improvviso.
Lo guardo perplesso.
- Spara. –
- Ecco … vedi … ho pensato che se anche tu attraversassi il Rubicone … forse ti farebbe bene! –
- Ma di cosa parli? –
- Di diventare anche tu libertino. –
- Ma sei scemo! –
- Me l’aspettavo … -
- Eh certo che devi aspettartelo!  Cosa vuoi fare? Delle orgette in famiglia? … ci trombiamo le rispettive compagne? –
- Scusa, ho pensato che ti facesse bene … magari scarichi un po’ di stress e ti riconcili con Veronique! –
- Ma per favore! – e lo guardo come se fosse un demente.
Il silenzio cala di nuovo fra di noi. Ci portano i rispettivi piatti.
La carne si taglia come se fosse di burro. La mastico con gusto e come per miracolo mi sento di buon umore.
- C’è una ragione precisa inoltre per non poter diventare libertino! – dico mentre pesco con le dita una patatina.
- Sei impotente! – domanda Giovanni.
- Non tecnicamente, ma quasi! –
- Non capisco. –
- Soffro dell’ansia della prestazione! Ciò condiziona le mie erezioni! Ho già questo problema quando sono solo con una donna, figurati quando sono insieme ad altri sconosciuti! –
- Mi dispiace … hai provato con il viagra? –
Scuoto la testa.
- Non c’è niente da fare … è psicologico! –
- Ma allora, hai difficoltà ad avere rapporti! –
- Certo, te lo sto confessando! Non ne ho da diversi anni! –
- Quindi come fai? … sei un onanista? –
- Neanche. –
- Come neanche? –
- Ho l’ansia della prestazione anche con me stesso! –
- Ma allora è grave! Devi farti vedere … adesso capisco Veronique! –
- Certo poverina … t’assicuro è meglio così … per tutti … sì, dopo ciò che è avvenuto mi farò vedere da uno specialista -
Sospiro mentre faccio la scarpetta.
Vorrei scoppiare dal ridere.