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martedì 12 novembre 2013

Hollande, Letta e gli Imbecilli

- Ciao papà. –
- Ciao figlio. –
- Come va ? –
- Male, mi sento sempre più stanco. –
Mentre parlo al telefono guardo lo schermo del computer, un imbecille dalla Cina mi ha appena inviato un e-mail arrogante. Ѐ indispettito perché non ho dato il mio parere favorevole ad un suo progetto delirante.
- Papà, ma cosa vuoi? Hai ottantotto anni e non puoi pretendere di sentirti pronto per le prossime olimpiadi. Eppoi, dovresti muoverti. Sei sempre incollato a quella benedetta poltrona! –
- Non ho voglia. - mi dice con voce sempre più stanca.
Bussano alla porta del mio ufficio. La mia segretaria s’affaccia.
- Sono al telefono. Passo io, dopo. – le dico in francese.
- Chi era? – domanda mio padre.
- La mia segretaria. Papà, se non ti muovi, ti senti stanco. Ti senti stanco perché non ti muovi! Sei in un circolo vizioso. –
Leggo qualche frase dell’e-mail proveniente dalla Cina. L’imbecille mi scrive : c’est inacceptable. Questo mi fa andare ancora più in bestia … è un espressione che odio! Quando in Francia ti dicono ciò, è quasi una dichiarazione di guerra. Quasi quanto in Sicilia quando qualcuno t’insulta dicendoti figghiu i buttana!
- Non capisco la tua logica – dice dall’altro capo del filo mio padre – Ma parliamo d’altro … come va in Francia? –
- Bene, Hollande colleziona pernacchie mentre Sarkozy si fa vedere ai concerti di sua moglie. –
- Poveretto. –
- Chi? Hollande o Sarkozy? –
- Hollande. Mi fa pena. Tutti gli sparano contro ma lui cerca di fare il socialista in un’era in cui è troppo costoso farlo. Con l’economia che va male, come si finanzia lo stato sociale? –
- Senza gli occhiali a me sembra Ciccio. –
- Ciccio chi ? –
- Ciccio, il pronipote di Nonna Papera. Ti ricordi? Topolino e Paperino, papà! –
- Io non leggevo quei fumetti. Io faccio parte della generazione che è cresciuto col Corrierino dei Piccoli. Il signor Bonaventura, Sor Pampurio, Fortunello. Li conosci vero? –
- Qualcosa, feci in tempo a vederli anch’io. –
- Comunque è meglio di Letta. Almeno lui cerca d’essere coerente con le sue idee anche se è un po’ démodé. –
- Tu parli di chi? –
- Di Hollande. Ma mi ascolti? Dov’hai la testa? –
- Scusa papà ma un imbecille m’ha scritto e m’ha fatto girare le scatole! –
- Va bene, ti lascio al tuo imbecille. Chiamami quando sei più libero. –
- Va bene, papà. –
- Fai il bravo … e stermina gl’imbecilli. –
- Ѐ dura, papà. –
- Lo so. Ѐ una battaglia senza fine. Per tutta la vita l’ho fatto ma si moltiplicano come le cavallette. Una vita non basta … per questo ti ho concepito. –
- Ciao, Papà. –
- Ciao. –
Clic …

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